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nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.

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Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).

 

Nella vita prima o poi ...

scoiattolo_07atutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".

 

Canyon Maligne e al ghiacciaio Angel, Angel Glasier, Regione Alberta, 6° giorno, venerdi 03 luglio

fo_win3  7° parte   Trasferimento da Jasper a Canmore, 300 km.

img_2095a.jpg Oggi andremo a visitare il Canyon Maligne e poi il lago adiacente al ghiacciaio e successivamente anche il ghiacciaio Angel, Angel Glasier.
Dopo aver fatto il pieno di benzina (bisogna stare attenti ad avere i serbatoti sempre pieni, i distributori sono molto distanti tra loro), partiamo e dopo circa un'ora siamo al Canyon Maligne, dal nome del fiume Maligne che poi alimenta il Maligne Lake. C' erano tante macchine, il grande parcheggio era quasi pieno. Da notare che in tutti questi parcheggi, ci sono sempre i servizi igienici, una o piu' casette di legno con carta igienica abbondante e macchinette con un gel particolare per la disinfettazione delle mani. E per finire ci sono sempre le bacheche informative dove sono presenti informazioni aggiornate e sufficientementi chiare. Depliants gratis.

All' ingresso del Canyon, nella bacheca, c' era un cartello che indicava i tempi di percorrenza per diversi percorsi, 20 minuti, 30 minuti, 60 minuti, sino ad arrivare a due ore e mezzo. Il Canyon e' molto lungo e nella bacheca viene indicato con diversi colori i vari percorsi, in aggiunta una breve descrizione sul come questo Canyon si era formato nell' arco dei secoli. Il punto dell' inizio percorso indicava una profondita' di 51 metri, l' acqua era rumorosa e impetuosa. Si vedevano le pareti del Canyon molto levigate per lo scorrere violento delle acque, e i diversi strati di roccia che l' acqua aveva scoperto.

Il percorso era protetto da robuste barriere per evitare che qualcuno cadesse di sotto. Abbiamo scelto il percorso di 30 minuti di andata e 30 di ritorno. Sarebbe stato bello vedere tutto il canyon ma il tempo e' tiranno, ci aspettava un lago alpino e un ghiacciaio. Nonostante il percorso sia stato breve, abbiamo visto i risultati della forza dell' acqua, un paesaggio molto suggestivo.

Decidiamo di ritornare, prima di arrivare al parcheggio abbiamo visto una parte del parco gioco degli orsi, dove giocano a "shangai", ingegnoso. Segue foto.

Siamo ripartiti e abbiamo percorso una salita bellissima con tanti tornanti che ci portavano in quota. Ad un certo punto la solita coda di macchine ferme. C' erano 4 cervi, che pascolavano liberamente sul ciglio della strada. Era un branco di 4 femmmine, tutte tranquille, non sembravano infastidite da tutte quelle persone che le stavano osservando e fotografando. Proseguiamo e notiamo che montagne e fiumi si alternavano, il ghiacciaio si avvicinava. Tantissimi pini altissimi e molto stretti. Spesso, ci fermavamo alle piazzuole di sosta per ammirare questi paesaggi stupendi e ad ascoltare il rumore dell' acqua che scorreva. Alla fine della strada eravamo a quota 1800 metri, si vedeva il Ghiacciaio, si vedevano le alte cime circostanti, ma Iris e Max ci volevano far vedere prima il laghetto con l'acqua color verde che era li' ai piedi del ghiacciaio. Un piccolo sentiero portava al lago e come al solito c'era la bacheca che indicava la presenza di orsi, quindi massima attenzione e di non essere sparpagliati ma di essere a gruppi di 4 o piu' persone, e di avere i campanellini per produrre rumore.

Al rumore gli orsi si allontanano. Noi eravamo preparati, avevamo le campanelline, una tromba da marina e anche una bomboletta spray al pepe, per le emergenze estreme. Siamo scesi al laghetto, bellissimo, silenzio, calma, acqua verde intenso, una natura incontaminata. Ma non si vedeva la verticalita' del ghiacciaio, c'erano troppi alberi. Allora siamo risaliti e siamo ritornati alla fine della strada e da qui abbiamo inizialmente seguito il torrente per ritornare al laghetto verde (per non avere gli alberi davanti), ma il percorso non era agibile e cosi' abbiamo deciso di indirizzarci verso il Ghiacciaio. La neve era presente a macchie, e una macchia era ben visibile, non sappiamo di quanti metri era lo spessore del manto nevoso. Il piazzale (dove la strada finiva) era pieno di macchine, e da qui partivano le escursioni guidate per una decina di kilometri verso l'interno e verso i crinali delle altre montagne.
Qui, in questo video c'e' una valanga sull' Angel Glasier.

Proseguiamo, dovevamo andare al lago, vicino a Jasper per fare un bagno. Arrivati, abbiamo visto un altro cervo solitario che era nell' acqua per bere mentre tanti bagnanti facevano il bagno o prendevano il sole. Lui tutto tranquillo pascolava, gironzolava, e mangiava foglie di cespugli vari, ogni tanto si fermava, dava una occhiata in giro per verificare che tutto fosse ok, e poi pascolava di nuovo.
Al lago abbiamo trovato un posto con la sabbia, ci siamo messi il costume da bagno utilizzando la solita casetta di legno dei servizi, e tutti in acqua. Alla prima immersione l'acqua era fredda, ma alle successive risultava piu' accettabile. All' insorgere dei primi tremolii, siamo usciti tutti dal lago, la temperatura esterna era di 29 gradi, ci siamo cambiati e siamo andati direttamente a cena. Dopo cena, mentre mia moglie ed io eravamo con le nipotine, finalmente Iris e Max potevano farsi un giro per la cittadina da soli.
Domani lasciamo Jasper e ci dirigeremo a Banff.

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La mia infanzia ?

Non ricordo molto della mia infanzia perche' non c'e' niente da ricordare, e non voglio ricordare !!.