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nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.

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Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).

 

Nella vita prima o poi ...

scoiattolo_07atutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".

 

Trasferimento Jasper - Canmore, Regione Aberta, 7° giorno, sabato 04 luglio, 300 km.

fo_win3  8° parte   Banff, Luise Lake e Moraine Lake, British Columbia

img_1341a.jpg Per distrarre le nipotine mentre vengono preparate le valigie, le abbiamo portate al parco giochi, ma arrivati sembrava che fosse chiuso il cancello di ingresso, eravamo delusi ma poi abbiamo visto entrare altri bambini da una porta che noi pensavamo fosse chiusa, e cosi' siamo entrati anche noi. Hanno giocato tutti insieme e si sono divertite. Arriva la telefonata che dobbiamo rientrare e cosi' facciamo. Poco prima dell' hotel pero' c'era un negozio di souvenir visto nei giorni precedenti, era il solo che aveva le cartoline di Natale con i motivi indiani, e cosi' ne abbiamo preso una confezione.
Ritornati in hotel, le valigie erano gia' in macchina ed eravamo pronti per partire ma prima dovevamo visitare il museo presente nell' hotel dove erano imbalsamati tanti animali, tra cui il grizzly, la renna, i wapiti, lupo, volpi, aquile, ecc. Era fatto molto bene.
Alla "reception", quando stavamo facendo il check-out, una turista aveva chiesto : "quando fate uscire gli animali ?", forse quella turista aveva visto come noi il giorno prima il coyote, i wapiti, ecc e pensava che gli animali venivano fatti uscire a comando, oh poveri noi !!.
Partiamo dopo aver fatto benzina, il prossimo distributore era a 150 km. Dopo circa 25 km. abbiamo visitato la prima cascata, la Athabasca Falls. Va detto che a giugno e luglio e' il momento dei fiumi in piena per lo scioglimento delle nevi. La cascata, come al solito, era bella, bellissima, rumorosa, tanti turisti, specialmente orientali, cinesi e giapponesi. Anche qui tante foto. Qui abbiamo fatto anche una visita al Canyon che la cascata ha creato, e per finire la terza cascata la Sunwapta Falls, nome Indiano. Mentre le prime due erano a 1300 circa, la terza era a 1500 metri. Tutte le cascate erano totalmente diverse, nella violenza dell' acqua, nell' altezza del salto, nelle gole che avevano creato, ma tutte avevano un elemento in comune, il rumore dell' acqua, impressionante e rumoroso, acqua bianca-grigia, che identificava acqua dei ghiacciai, freddissima.

La strada era straordinariamente bella, a tratti ad una sola corsia, a tratti a due, ma sempre con limiti di velocita' ridotti. Fiumi a sinistra e laghi a destra, strada con continui sali e scendi, pur rimanendo sui 1500 metri. I pini molto vicini tra loro non avevano spazio per allargarsi e cosi' si sono sviluppati in altezza. Siete mai stati in Irlanda ?, dove si ferma una macchina si fermano quasi tutte le macchine che seguono, macchine di turisti, anche qui e' stata la stessa cosa.

Dopo aver mangiato qualcosa a sacco, ci dirigiamo al ghiacciaio Athabasca Glasier, a 2000 metri, i tecnici dicono che sara' pronto a sparire nel giro di alcune generazioni. La temperatura incominciava a scendere, ma nonostante questo si vedevano nella corsia di emergenza ciclisti temerari che avevano un carrello contenente tenda e attrezzi vari attaccato alla ruota posteriore. Siamo arrivati al ghiacciaio, grande parcheggio. Abbiamo percorso un sentiero sterrato poco meno di 2 km. in salita, c'era tanto vento freddo e la temperatura era sui 14 gradi, tutti si mettono le giacche a vento. La strada sterrata in passato era inizialmente ghiacciaio. C' erano i milestone, le pietre miliari che indicavano, sino all' anno 1925 il ghiacciaio era sino a qui, nel 1982 era qui, ecc. In fondo alla strada sterrata c'erano le transenne che indicavano il limite oltre il quale non di doveva andare, era molto pericoloso. Infatti a seguito dello scioglimento delle nevi, sotto il manto ghiacciato ci potevano essere torrenti d' aqua e ci si poteva sprofondare; c'erano cartelli che evidenziavano salvataggi fatti di persone cadute nei crepacci e salvate solo grazie agli elicotteri. Le acque di questo ghiacciaio Athabasca Glasier si dirigono nell' Oceano Pacifico, nell' oceano Atlantico e Mar Artico. Si vedevano le cime adiacenti al ghiacciaio che avevano ancora la neve e si poteva vedere lo spessore del ghiaccio, si presume che fosse di decine e decine di metri. Tra i visitatori c'erano turisti che salivano in ciabatte e poco coperti, anche con un vento pungente. Alcune pensavano di salire con le carrozzine, impossibile, infatti si vedevano carrozzine lasciate per strada.

Salutato il ghiacciaio, siamo ridiscesi al parcheggio, e abbiamo visto una grossa lucertola bianca che faceva fatica a salire su una montagna !! Ci siamo diretti verso il nostro nuovo hotel, a Canmore Town. Ci seguivano grossi nuvoloni neri che per fortuna avevano poi cambiato direzione. Viaggiando sempre sui 1800 metri, anche qui numerosi laghi piccoli e grandi, acqua color verde e turchese. Laghi che venivano uniti da torrenti in piena in entrata e in uscita. Bello.
Ai lati della strada-autostrada, un continuo filare di fiori multicolori. Era tardi quando siamo arrivati all' hotel. Abbiamo fatto il check-in allo chalet, appena in tempo perche' alle 22,00 chiudevano. Dopo siamo andati in cerca di un posto per cenare, erano tutti pieni, ma finalmente ne troviano uno. Arriva la cena, piatti abbondanti per tutti, il cibo non consumato l' abbiamo portato via, qui si usa cosi'.

Dopo cena tutti a nanna. Lo chalet, come lo chiamavano loro era un appartamento in una casetta a schiera a due livelli. Notte.

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La mia infanzia ?

Non ricordo molto della mia infanzia perche' non c'e' niente da ricordare, e non voglio ricordare !!.