nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.
Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).
tutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".
6° parte | Canyon Maligne e al ghiacciaio Angel Glacier |
Temperatura frizzante, siamo a 1000 metri, cielo sereno, si prevede una giornata molto calda.
Si prepara la macchina, ma c'e' un problema, non si trova il nuovo navigatore !!. Lo si cerca dappertutto, di sotto, di sopra, nella macchina 1, nella macchina 2, nel bagagliaio 1, nel bagagliaio 2, nella camera 1, nella camera 2, insomma il navigatore non si trovava. Panico e nervosismo generale. A questo punto mi rivolgo al mio Angelo, e gli chiedo di aiutarmi. Lui risponde : vedi nella valigia di Maya !!. Io eseguo e ... lo trovo. Stupendo !!.Grazie Angelo.
Partiamo e dopo un centinaio di metri, notiamo diverse macchine ferme sul ciglio della strada. Ci fermiano anche noi e ... vediamo un coyote in mezzo al prato, uno vero, vivo e vegeto. Era li', in attesa di saltare su una preda. Resta diversi minuti in attesa, molto paziente, poi decide di andare via, non lo si vede piu'.
Ripartiamo anche noi. L' obiettivo di oggi sono due laghi, il Medicine Lake e il Maligne Lake. Il primo e' un lago sacro delle tribu' Indiane dei tempi passati, e il secondo e' un lago sui 1700 metri, anche questo sacro.
Mentre procediamo a velocita' indicata, 60 km/ora, vedo un orso bruno sul ciglio della strada. Ferma, ferma, grido. L' orso mangiava tranquillamente i fiori gialli. Come noi anche altre macchine si fermavano. L' orso andava tranquillamente avanti senza preoccuparsi delle macchine che si fermavano. Foto a volonta'. Si prosegue guardando a sinistra e a destra se ci fossero altri animali da osservare, ma niente. Il paesaggio e' da mozzafiato, foreste di pini alti e stretti, torrenti in piena con l'acqua color turchese, le cime delle montagne vive di roccia. In certi punti dove la vegetazione non era massiccia, si vedevano i diversi strati di roccia di colore diverso, uno sull' altro, molto bello.
Arriviamo al primo lago, Medicine Lake. Questo lago per gli Indiani era ed e' un lago sacro, ha un fiume imissario dove l'acqua e' tumultuosa e non c'e' un emissario. Il lago in certi periodi estivi si asciuga per poi riempirsi in primavera. Fino ad oggi non sanno dove l'acqua esce. Si sa solo che c'e' un torrente che si forma un po' a valle del lago e che risulta essere tumultuoso come l' imissario. E' un mistero, ecco perche' per gli Indiani e' un lago sacro.
Il sole picchiava, eravamo sui 1400 metri, ci siamo seduti e abbiamo ammirato a lungo la sua bellezza nel silenzio della natura. Dopo numerose foto, a malincuore si prosegue per il secondo lago, il Maligne Lake
Arriviamo, il lago era sui 1700 metri, anche questo alimentato dalle acque dei ghiacciai presenti. Lago bellissimo ma molto turistico. Si potevano affittare canoe o fare un giro di diverse ore in piccoli battelli panoramici. Il lago stretto e lungo, misura 86 km. in lunghezza e la profondita' massina e' sui 100 metri circa. Pranziamo nella struttura presente, c'era tanta gente. Fuori c'erano tanti tavoli di legno dove mangiavano a sacco altri visitatori.
Dopo pranzo una bella passeggiata lungo il lago, c' era una vegetazione mediterranea.
Si ritorna alla macchina, rifacciamo il percorso inverso, ad un certo punto notiamo una coda di macchine ferme sul ciglio della strada, tutti con le macchine fotografiche a riprendere un Moose. Noi abbiamo aspettato un po' per vedere meglio, ma non l' abbiamo piu' visto.
Poco dopo un' altra coda, C'era un orso nero, ancora sul ciglio della strada. Poco dopo l' orso si immerge nella foresta e non si vede piu'. Pazienza proseguiamo. Dopo poco meno di 1 km, un'altra coda, ci fermiano ancora. Questa volta, ancora un orso nero, che mangiava le formiche arraspando il terreno proseguendo lentamente. Noi furbi, siamo riusciti a metterci in testa alla coda di macchine e cosi' avanzavamo di pari passo con l'orso e dalla macchina abbiamo fatte diverse foto. Oggi siamo stati fortunati.
Si prosegue il viaggio di ritorno e ci fermiano in un parcheggio un po' all'interno dove era presente un torrente che veniva alimentato dal lago Medicine Lake. C' erano tanti tavoli e panche di legno e ad ogni tavolo era cementata una griglia per coloro che volevano farsi una grigliata. Vicino ad un tavolo, c'erano i segni di un orso, probabilmente attirato dagli odori delle grigliate alla sera veniva a pulire le griglie.
Il torrente era costeggiato da tanti macigni e all' improvviso, forse attirati dalle voci delle nipotine, sono usciti dai loro nascondigli diversi scoiattoli. Si sono avvicinati a distanza di pochi centimetri, forse pensavano che avevamo qualcosa per loro. Anche qui foto.
Si riparte e finalmente siamo in hotel. Mentre tutta la famiglia di mia figlia va ad un lago vicino per un bagno, mia moglie ed io, andiamo a gironzolare per la cittadina di Jasper distante da Vancouver poco meno di 1000 km. e con poco piu' di 5000 abitanti. Si riempie in estate e in inverno. La cittadina molto turistica aveva tanti negozi di souvenir, uno di fianco all' altro, e quasi tutti uguali.
Tra i pochi negozi non souvenir che abbiamo visto, c'era anche un negozio di alimenti BIO con diversi prodotti italiani !!. Abbiamo fatto una foto ad una locomotiva a vapore storica che veniva usata dai treni della Pacific Railway.
Ritornati in hotel ci siamo rincongiunti e siamo andati a cena. Le nipotine hanno raccontato del lago, dei bagni fatti e ci avevano chiesto di andare con loro il giorno dopo. Invito accettato.
Dopo cena, tutti a letto.
Una giornata iniziata con qualche problema, il navigatore che non si trovava, ma finita nel miglior modo possibile, vedere gli animali in liberta' nel loro abitat e vedere due laghi bellissimi che hanno una loro storia.
Domani per fortuna si prevede un altro giorno sereno e caldo.
Non ricordo molto della mia infanzia perche' non c'e' niente da ricordare, e non voglio ricordare !!.