nel sito dello "Scoiattolo del Lago Maggiore". Questo sito e' la parte individuale e personale del webmaster, responsabile del sito principale www.schino.com .
L' obiettivo del sito e' di ricomporre in una sola area tutte quelle informazioni precedentemente archiviate in soffitta per dare la possibilita' allo scrivente di rivedere il suo passato, di ricordare quanto fatto quando era ancora ragazzo, e aggiungere quello che e' presente allo stato attuale.
Tutto qui. Spero di aver fatto un buon lavoro (non ancora finito ...).
tutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".
13° parte | Trasferimento Radium Hotsprings - Revelstoke, British Columbia, 400 km. |
Anche oggi giornata serena. Abbiamo caricato le macchine, temperatura esterna 30 gradi alle 11,00 di mattina. Partiamo per Radium Hotsprings, una cittadina con i bagni termali. Lasciata Calgary con le sue distese di pascoli e dopo circa due ore incominciamo a rivedere le Montagne Rocciose (Rocky Montains). Per la prima volta abbiamo avuto coda in autostrada per lavori in corso, persa poco meno di una mezz' ora. C'era un po' di foschia, speravamo che andasse via quando saremmo stati vicino alle Rocky Montains.
Viaggiamo sui 1300 metri di altitudine. Sulla autostrada A1 (Trans Canada Highway) che parte da Vancouver (oceano pacifico) e arriva ad Alifax (oceano atlantico), la velocita' massima e' di 110 km. La foschia e' rimasta, abbiamo superato la cittadina di Canmore, dove eravamo stati per tre notti e abbiamo ripreso la strada parallela che entrava nel parco e che avevamo visitato giorni prima sperando di trovare questa volta qualche animale del parco. Niente. Allora abbiamo deciso di visitare il canyon Johnston, ma arrivati ci siamo accorti che non era quello che volevamo, rinunciamo e proseguamo per Radium Hotsprings percorrendo adesso la strada 93.
Anche qui intere montagne avevano ancora i segni degli incendi passati. La strada era molto ondulante, costeggiata ai due lati da immense conifere. Per pranzo ci siamo fermati allo stesso ristorante di qualche giorno fa al Helmcken Falls Lodge. Come detto in una pagina precedente, la cucina e' molto curata e raffinata, e poi l' acqua del rubinetto proveniva da una fonte a loro vicino, ed era molto ma molto buona. Proseguamo e ad un terzo di strada c' erano i lavori in corso di una palizzata in legno con rete ai due lati dell' autostrada per evitare che gli animali potessero attraversare. Ad una certa distanza pero' veniva lasciato un varco aperto per il loro passaggio. Passaggio che era monitorato da fotocellule e fotocamere che comandavano segnali luminosi in autostrada.
Ci siamo fermati due volte per vedere cerbiatti e capre da montagna che pascolavano, e finalmente dopo una lunga discesa e con tante curve, siamo arrivati a Radium Hotsprings, temperatura esterna 39 gradi. In queste discese ripide ci sono diverse uscite di emergenza per coloro che hanno problemi di fremi, sono strade sterrate in salita che frenano la corsa di una macchina o di un TIR fuori controllo.
L' ingresso alla cittadina era dopo un canyon aperto nei nostri tempi che in precedenza era solo un passaggio molto stretto.
Trovato l' albergo che ci ha accolto con una esplosione di fiori multicolori,
e scaricati i bagagli, siamo andati alle terme.
C' era gente, non troppa, c' era una vasca con l'acqua a 40 gradi (dalla sorgente nelle montagne esce a 54 gradi) ed una a 29 gradi. Per i coraggiosi, c'era anche un piccola con acqua a 10 gradi, un cartello informava di stare al massimo 10 minuti. Nella vasca a 29 gradi c'erano i trampolini per i piu' piccoli e uno un po' piu' grande per i ragazzi. Dopo poco piu' di un'ora di bagni siamo usciti, eravamo tutti un po' stanchi, effetto delle acque termali.
Queste acque termali erano usate anche dagli Indiani, tanti tanti secoli fa.
Siamo andati direttamente a cena. Tra i locali chiusi e quelli poco affidabili, abbiamo optato per il Old Salzburg Restaurant, dal suo sito si legge che dista da Salzburg (Austria) ben 9.500 km !!
Pensavamo inizialmente di andare in un "Family Restaurant" li vicino. Mentre stavamo discutendo abbiamo visto 5 bighorn sheep (grandi pecore con corna) che procedevano ad andatura lenta, maestose e guardinghe sull' autostrada. Il capo branco era in testa, gli altri in gruppo erano dietro. Si sono fermati tutti, compresi i TIR, le pecore hanno percorso un centinaio di metri, poi saltando la rete di un giardino, sono andati via. Era inconsueto per noi, ma per i canadesi era normale fermarsi ed aspettare con calma che gli animali passessero per poi proseguire il viaggio.
Ritornando al ristorante, quello family era chiuso e cosi' abbiamo deciso di mangiare all' aperto dall' Old Salzburg Restaurant. La temperatura si era leggermente rinfrescata, ma poi a meta' cena c'e' stato un fuggi-fuggi e siamo entrati in sala per evitare calabroni e vespe.
La cena e' stata buona, compreso lo strudel, in sala in sottofondo, musica austriaca. Ritornati in albergo, siamo crollati. A domani.
Non ricordo molto della mia infanzia perche' non c'e' niente da ricordare, e non voglio ricordare !!.