Nella vita prima o poi ...

tutti noi siamo costretti a crescere, a istruirci, a modificare il nostro carattere, a conoscere gli altri, a cercare di essere nel limite del possibile coerenti con le nostre idee sia con noi stessi e sia con il prossimo e succede anche che siamo obbligati a modificare le nostre attitudini. Da giovane residente nel profondo Sud ero soprannominato il delfino del Basso Adriatico, poi ho dovuto migrare nel profondo Nord e sono stato costretto a riconvertirmi e sono diventato "Lo scoiattolo del Lago Maggiore".

 

BACHECA 2007 - Agosto

Oggi sono uscito dopo l' uscita del 12 agosto.
Sveglia di buon' ora, buona colazione, borraccia piena, due musli (per darmi la carica al ritorno) e sono partito, erano le 7.30. Durante i primi kilometri mi son detto, oggi non penso dove andare, oggi faccio lo stesso giro di domenica scorsa, solo che al ritorno non rifaccio la Val Cuvia ma ritorno via Lago, nel senso faccio la litoranea, Laveno, Ispra. Ok, proseguo. Temperatura 16 gradi, si stava bene. Non c' era anima viva in strada, ero tranquillo, sentivo solo il rumore, non si chiama rumore, è la melodia della catena, quel ronzio dolce che ti dice che stai andando bene.
Fatto Besozzo, vado in Val Cuvia. Questa volta viaggio solo, nessun treno mi sorpassa, sono tutti al mare. Mentre pedalo con scioltezza, penso, a Luino faccio una foto dell' imbarcadero e a Laveno anche, così vedo la differenza. A me piace quello di Laveno, però .. Mentre pedalavo spedito verso Luino, mi son chiesto : però non avrei immaginato che dopo gli 72 kilometri di qualche giorno prima oggi mi sento bene.
Arrivo a Luino, e trovo un casino di traffico, c' era il mercato settimanale.
Le strade erano poco frequentate, anche in Val Cuvia non c' era nessuno, anzi c' era qualcuno, era il vento che soffiava in senso contrario, non mi sono arrabbiato tanto l' avrei avuto poi al ritorno.

A Luino faccio fatica ad arrivare alla rotonda dove c'è la pianta dell' ulivo e mi fermo sul lungolago per un breve ristoro, non al solito posto, occupato dalle bancarelle del mercatino ma prima. Faccio come al solito due foto ricordo e fotografo, oggi sono proprio fortunato, due piroscafi che sono di partenza e di arrivo, pieni di villeggianti e visitatori del mercato.
Dopo una sosta di 10 minuti circa decido di ritornare via Lago. La strada è un continuo saliscendi che spezzano le gambe. Comunque vado tranquillo, dopo della Val Cuvia avevo messo il padellone, per noi ciclisti si tratta del rapporto anteriore di 52 denti, e così aumento la velocità. A Laveno non mi fermo per la foto perchè devo arrivare a casa per poter poi uscire ed andare al mercato settimanale di Sesto Calende con la moglie.
Noto però, tante macchine tedesche che vanno verso Laveno, non so se ritornano a casa o se andavano anche loro a Luino per il mercato.
Ritorno a casa in solitaria.
Poco dopo sono a casa, una bella doccia molto calda e ... mi sento molto bene. Ho visto sul contakilometri che il percorso via Lago è più corto di 1,5 km.
C' era una discesa, mi son detto, ora invece di andare a peso morto, pedalo, vediamo dove arrvivo, il limite era di 50km/h. Sono arrivato a 48,9 e per non prendere una multa ho ... rallentato !!!
Sono partito alle 7,30 e sono arrivato alle 9,30 dopo 70,5 km.

A casa ho controllato i dati del mio ciclocomputer :

Kilometri	Velocità	Kcalorie e tempo
km. 70,5 fatti	Velocità media : 24,4	Kcalorie spese :
Km. totali 187,5	Velocità massima : 48,9	Tempo impiegato : 2 ore e 50 minuti.

Le altitudini delle località attraversate.

La mia infanzia ?

Non ricordo molto della mia infanzia perche' non c'e' niente da ricordare, e non voglio ricordare !!.